Torrone siciliano

torrone siciliano

  • facile
  • 40 minuti
  • 6 Persone
  • 480/porzione

Il torrone siciliano è una croccante prelibatezza tipica del periodo natalizio, un dolce tradizionale a base di zucchero e frutta secca, mandorle, nocciole e anche pistacchi, soprattutto in Sicilia, dove ci sono quelli di Bronte, i più pregiati. Provate a prepararlo, vi diamo una ricetta facile e veloce, noi useremo la vaniglia per aromatizzarlo ma potete scegliere anche la cannella, ricorderà le sue origini arabe, come lo è la cubbàita, da distinguere rispetto al torrone, perché è più aromatica e prevede anche l’uso del miele e della buccia di limone o arancia grattugiata. Il torrone siciliano si distingue anche dal torrone per come lo conosciamo, a base di zucchero, miele, frutta secca e chiare d’uovo.

Ingredienti

  • 1 Kgr di mandorle sgusciate
  • 1 Kgr di zucchero
  • 1 bustina di vanillina
  • 1/2 limone

torrone siciliano

Preparazione

  1. Immergete per un paio di minuti le mandorle in acqua calda ed eliminate la loro pellicina.
    potete usare anche le mandorle non pelate se preferite, il gusto sarà solo un po' più amaro.
  2. Nel frattempo preparate il piano di marmo dove stendere il torrone ungendo con un po’ d’olio di oliva o della carta da forno.
    Se avete dei fogli di silicone è meglio, sono più rigidi della carta da forno, sarà più facile spianare il torrone.
  3. Ora versate le mandorle pelate in una pentola, aggiungete lo zucchero e fate cuocere a fuoco molto basso, mescolando continuamente evitando che lo zucchero si attacchi al fondo.
  4. Quando sarà sciolto e avrà assunto un colore dorato, aggiungete la vanillina continuando a mescolare.
  5. Togliete la pentola dal fuoco e versate velocemente il torrone sul piano che vi siete preparati e spianatelo con il limone che vi servirà da spatola.
  6. Quando sarà raffreddato, tagliatelo a pezzi con un coltello robusto.

Origini del torrone siciliano

Il torrone è diffuso in tutta la Sicilia ed è di origine araba in questo caso, come lo è anche la parola qubbayt, che in siciliano è diventata cubbàita, di cui vi abbiamo già parlato. Originariamente fatto soltanto di miele, mandorle e giuggiulena, cioè semi di sesamo, nel tempo si è diffuso con molte varianti in base ai prodotti disponibili. Ad esempio a Licata un tempo si preparava la cicirata, fatta con ceci tostati e cotti nel miele, mentre oggi i più noti sono quelli con mandorle e pistacchio, tradizionali a Paternò per la festa della patrona S. Barbara, o quelli ricoperti di cioccolata di Piazza Armerina. Sono molto diffusi sono anche i torroni con nocciole e arachidi.

Varianti delle altre regioni italiane

I torroni si differenziano tra morbidi e duri e anche tra mandorlati e nocciolati, a base di mandorle i primi e a base di nocciole i secondi, come per esempio quelli piemontesi. Tra i torroni italiani più famosi e diffusi ci sono il torrone classico di Cremona, bianco a pasta dura, a base di mandorle, il torrone e i torroncini di Benevento, a pasta dura o morbida e il torrone sardo, caratteristico per la sua durezza e aromatizzato con scorze d’arancio e limone. Il torrone siciliano vede varianti al pistacchio e aromatizzate con scorze e frutta candita. Infine il torrone tenero al cioccolato abruzzese, tipico dell’Aquila. E’ prodotto sin dall’inizio XIX secolo, il suo impasto è caratterizzato dalla presenza del cacao e nocciole tostate. Esistono poi numerose altre varianti di torrone, come ad esempio quello duro alle nocciole e cioccolato, oppure il torrone bianco duro ricoperto di cioccolato fondente, o ancora i torroncini, arricchiti da frutta secca, scorze di agrumi e cioccolato. Foto di Chiara

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